
La biologia ci dà reazioni, la cultura ci dà opzioni.
In un periodo storico in cui sembrano prevalere soprusi, violenze e conflitti, può esserci d’aiuto sintonizzarci su altri punti di ascolto per interpretare le nostre risposte emotive con nuovi significati.
Per il mese di giugno riportiamo questa frase tratta dal libro Le emozioni sono intelligenti di Gianfranco Damico (Feltrinelli, 2016). In poche parole riesce a spiegarci quanto una cultura possa condizionare la percezione di ciò che ci circonda: istruzione, famiglia, società, lavoro ed esperienze di vita possono determinare chi siamo e chi vogliamo essere.
L’ascolto ci dà relazioni.
Provo a fare un esempio. Nell’ultimo anno mi sono dedicato allo studio delle intelligenze artificiali (IA), in particolare sto apprendendo sia i tecnicismi che le varie dinamiche di utilizzo in ambito formativo, ma le mie conoscenze attuali di informatica non mi permettono di andare oltre. Poi una sera al Pesaro Language Exchange ritrovo Antonio Imperio, da poco rientrato in città per lavoro ed inizia a spiegarmi la sua esperienza nell’utilizzo di queste tecnologie. E in meno di dodici mesi abbiamo già realizzato corsi di formazione, avviato collaborazioni con altre agenzie partner e parlato a studenti ed imprenditori. Non sono diventato un esperto di IA, ma grazie a questo momento di ascolto ho potuto valorizzare l’apprendimento e comprendere meglio le sfide che ci attendono. Restano ancora domande a cui non ho trovato risposta, in particolare:
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chi paga le competenze dei professionisti impegnati ad addestrare un’IA?
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chi garantisce ad un’azienda che un addestramento di un’IA, non le si ritorca contro?
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chi controlla e fa rispettare un utilizzo etico delle IA addestrate?
Quest’accelerazione del progresso tecnologico spesso mi fa sentire in competizione con i miei stessi limiti e vivere questo confronto come una perdita di autonomia e libertà di manovra. Nei miei pensieri continuano a convivere opinioni discordanti, maper ricercare informazioni utili ai nostri studenti e ai nostriclienti, mi affido alla mia curiosità.
Più culture ci donano più opzioni.
Riflettendo sulle parole di Damico, provo a dare un senso compiuto ai tanti anni investiti nello studio, nel lavoro, nelle relazioni interpersonali, nei viaggi e nell’apertura verso il prossimo.
Esercizio
Proviamo ad individuare quali opzioni può darci una cultura:
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in che modo gestiamo le negatività personali o altrui?
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a quali capacità trasversali ci affidiamo per affrontare ad un cambiamento?
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quali esempi seguiamo per accogliere una novità nella nostra vita?
Se una cultura ci dà opzioni, aprirsi a più culture può aiutarci a formulare nuove domande, trovare soluzioni innovative e massimizzare il risultato di una scelta. Questo tipo di confronto può portare ad uno shock culturale, uno stato di confusione iniziale in grado di mettere in dubbio le radici dei nostri pensieri, per poi condurci verso più letture della stessa realtà.
Nel cap.9 VERSO UNA CULTURA COMMERCIALE provo a dimostrare come l’ascolto di altre culture diverse da quella di appartenenza, possa stimolare un nostro bisogno di miglioramento ed aiutarci a ricercare nuovi livelli di benessere.
Non mi resta che augurarvi buon ascolto.
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